In questa trasmissione, di Marzo 2021, si parla dei tre elementi chiave dell’Alchimia: zolfo, mercurio e sale. Ovvero Passione, Amore e Razionalità.
Durante l’esposizione si parla anche del Seminario di Animazione delle Statuette, disponibile per l’acquisto a questo Link: https://www.academymra.com/seminari-mra/
È possibile ascoltare la trasmissione anche su Spotify:
Zolfo, mercurio e sale: se vogliamo rapportare l’Alchimia a ciò che è la vita umana si tratta di passione, amore e razionalità.
Mi si dice: ma l’amore e la passione non sono uguali? No, non lo sono.
L’Alchimia ci dà la capacità di poter osservare il mondo e l’universo nel loro funzionamento, sempre quando abbiamo una visione cosmologica. Veniamo al mondo, nasciamo, e ci troviamo in mezzo a questa cosa infinita, enorme. L’Alchimia parte da un’osservazione esterna, un’osservazione cosmologica: un’osservazione che ha a che fare con stelle, pianeti, funzionamenti della natura, agricoltura, tutte queste cose qui, per giungere a una conoscenza sempre più interiorizzante.
Diciamo che l’Alchimia ha quella capacità di prendere tutto quello che si vede, e via via concentrarlo, concentrarlo, concentrarlo in una specie di spirale all’inverso, che va a essere sempre più contenuta fino a giungere all’uomo.
C’è l’immagine di un mistico tedesco: Johann Georg Gichtel, in cui ci sono i pianeti, nei centri energetici del corpo umano che formano una spirale.
L’Alchimia ha dei simboli generici. In alcuni scritti alchemici ci si ferma a dei simboli: si dice « mercurio » per indicare tutto.
Il Mercurio può essere l’amore nell’essere umano, la comprensione, la vita, il prana…
Mentre nell’Alchimia tecnica, quella vera, il Mercurio che è classificato come amore ha un piccolo ideogramma vicino, che ne cambia il significato, per indicare che si sta parlando di questo.
Se si parla del mercurio metallico, c’è un altro piccolo segnetto per indicare che si parla di quello.
Se si sta parlando del mercurio universale, come “vita sparsa in tutti i pianeti, in tutti gli universi” c’è un altro segnetto, per indicare che sta parlando di quello.
“Mercurio dei filosofi” significa il mercurio « di coloro che amano la Sofia » cioè la conoscenza, quindi è un mercurio molto lavorato, molto elaborato, che si lavora nell’Atanor, a lungo a lungo, e con la conoscenza e diventa sottilissimo.
Il mercurio semplice è quello che hanno tutti. Ti faccio un esempio: immagina che incontri due persone. Con questo non sto discriminando nessuno, è solo un esempio: immagina un contadino e un filosofo. Il contadino possiede il mercurio semplice, il filosofo a livello mentale possiede il mercurio filosofico. Il contadino l’ha elaborato il mercurio in altra maniera, sicuramente sa fare cose che il “filosofo pensante” non sa fare, ma è solo per darti un’idea, di una cosa più semplice, e di una cosa più elaborata. Altro esempio: il mercurio semplice si trova nei bambini, il mercurio filosofico si trova
negli anziani, perché hanno vissuto una vita più lunga a livello di corpo. A livello di cosmologia il mercurio semplice è l’inizio della vita quando ancora non è specificata, il mercurio filosofico è quando è specificata e quindi ha anche la capacità dell’intelligenza.
Riccardo Villanova MRA