L’ARTE DELLA MAGIA, SCIENZA DELL’UOMO: ESTRATTO

Mi sto chiedendo se oggi, tutto il rumore che facciamo con scoperte scientifiche, nuove correnti filosofiche, teorie, eccetera, sia giustificato o meno! Certo, è stata sempre auspicabile una profonda conoscenza dell’animo umano, ma questa è sempre stata prerogativa di pochi eletti, che col loro lavoro silenzioso e costante sono giunti a possedere il bene più prezioso che esista. Oltre alla Psicanalisi, che per di più ha i suoi limiti, non esiste concretamente una scuola di massa che porti «l’illuminazione» a tutti quelli che desiderano riceverla.

INTRODUZIONE

In questo libro si parla di Magia, ma in un modo particolare e non consueto. Infatti, in esso ho raccolto tutte le istruzioni fondamentali che mi sono state affidate dal mio Maestro tempo fa: non ho fatto altro che ordinarle in capitoli, proprio con la sequenza con cui mi furono date. All’inizio, può sembrare che vi sia una certa confusione, o che manchi un preciso nesso logico, ma alla fine del libro ci si accorgerà di aver acquisito qualcosa di nuovo. Non un insieme di pratiche che più o meno si possono trovare in tutti i libri, ma dei suggerimenti su come praticare seriamente l’Arte della Magia, ovvero la Scienza Assoluta.

Infatti, in questo libro non si darà nulla, nel limite del possibile, che sia già stato scritto da altri in maniera migliore o più persuasiva.

I libri esistenti oggi in commercio dicono veramente tutto fino ad un certo punto, ma mancano di un qualcosa. Questo qualcosa si può classificare come una puntualizzazione. È vero che uno conosce questa o quella pratica, ma è altrettanto vero che gli mancherà sempre un punto di riferimento, perché, come tutti gli studenti della materia già sanno, non basta sapere cosa fare, ma bisogna conoscere a fondo il perché ed il come farlo. Questo libro tenterà proprio di descrivere ciò.

Mi si perdonerà se alcuni passaggi non risulteranno chiari ad una prima lettura, ma è difficile riuscire a comunicare qualcosa ad un altro essere che non ne abbia avuto almeno un minimo di esperienza.

Io ho avuto la fortuna di «vedere» come si fa e di metterlo in pratica. Questo è molto, e sono convinto che un individuo che riesce ad imparare tutto da solo, senza l’aiuto di nessuno tranne quello inanimato dei libri, meriti un plauso maggiore di chi si forma sotto un Maestro.

In questo libro mi sono sforzato di far comprendere le autentiche basi su cui si fonda la Magia della Luce. Per questo non sono attardato a descrivere come si confeziona una bacchetta o come si crea un talismano, preferendo invece descrivere su cosa si fonda la costruzione della bacchetta o del talismano. Se il lettore è sprovvisto dei dettagli tecnici, consulti uno dei tanti libri già apparsi, particolarmente quelli delle Edizioni Mediterranee, dove potrà trovare veramente tutto.

Io chiedo solo la pazienza di essere seguito fino in fondo, ed avverto che una sola lettura non basterà certamente per comprendere ciò che vi è scritto in questo libro. L’esposizione qualche volta potrà risultare non del tutto piana ed agevole, come ad esempio nel capitolo sui vizi e sulle virtù umane. Il motivo di ciò risale al fatto che ho preferito lasciare intatti alcuni testi scritti che mi furono dati da ricopiare, e che risalivano ad altri ancora anteriori, mai cambiati nemmeno di una virgola. Per questo prego il lettore di sforzarsi di comprendere. Il mio timore era che se li avessi esposti personalmente, con parole mie, avrei potuto non riuscire a trasmettere tutto quanto mi è stato trasmesso.

Inoltre, la struttura arcaica di questi testi forza la mente del lettore moderno ad un funzionamento diverso, dando così la possibilità di non fare affidamento sugli schemi già precostituiti nella mente stessa, che di solito sono la nostra barriera per l’Insondabile.

Nelle Appendici, si noterà che ho voluto dare solo lo schema dei riti, non sviluppandone alcuno. Questo è stato fatto perché lo studente deve costruirsi da sé i propri riti, poiché essi sono degli atti di volontà, e come tali nessuno può imporre una volontà ad un altro, anche perché l’altro non la capirebbe.

Ognuno ha bisogno delle proprie creazioni, perché riuniscono tutte le conoscenze veramente assimilate e comprese dallo studente. Non si deve mai fare nulla che non si comprende e solo perché «quel mago faceva così». Questa è solo stupida superstizione. D’altro canto però, non si deve avere la presunzione di creare dei propri metodi fuori dalla Tradizione, questa è pura eresia. Si veda il capitolo sui vizi e si capirà molto meglio tutto ciò.

Questo libro vuole porsi come avamposto per tutti gli altri che verranno o che avrò la ventura di scrivere. Infatti, senza il presente, tutti gli altri non possederanno la «Chiave». Nei prossimi, descriverò la pratica più minuta, trattando le varie branche della Magia così come mi sono state insegnate.

Ciò non vuol essere un’esca per far acquistare, ognuno è libero di fare quello che vuole e ritiene più giusto. Io intendo esporre la Magia così come l’ho compresa e come mi è stata insegnata, e forse questo potrà giovare a chi è veramente un ricercatore della Luce.

 

Forse, questo studente volenteroso, provando i miei metodi troverà i suoi. Se anche uno solo riuscisse in questo, il mio compito sarebbe esaurito!

Bisogna comunque comprendere che nulla in Magia riuscirà se prima non si comprende che bisogna porsi verso l’esistenza con un atteggiamento che risulti molto positivo. È importante rendersi conto che tutto quello che si fa, lo si «fa» sotto un impulso, e che dunque tutta la nostra vita è una serie di impulsi che giungono al soddisfacimento o meno. Da ciò deriva la felicità o l’infelicità dell’uomo. Allo studente di Magia si richiede che sappia controllare questi impulsi. Badate bene, controllare, non reprimere! In Magia bisogna sempre essere coscienti di quello che si fa e del perché lo si fa. L’insegnamento per giungere a ciò è contenuto nel primo e nei capitoli seguenti: comprendeteli bene, memorizzateli chiaramente! Imparate ad essere coscienti di voi stessi, rendetevi conto che siete sbattuti come una canna al vento. Opponetevi con forza allo stato di passività. «Svegliatevi!».

Ora non mi resta che lasciarvi alla lettura del volume con la raccomandazione di praticare, altrimenti potete già mettere in un cassetto e dimenticare questo libro!

 

RICCARDO VILLANOVA MRA

Capitolo II
SAPERE, VOLERE, OSARE, TACERE 

Mi sto chiedendo se oggi, tutto il rumore che facciamo con scoperte scientifiche, nuove correnti filosofiche, teorie, eccetera, sia giustificato o meno! Certo, è stata sempre auspicabile una profonda conoscenza dell’animo umano, ma questa è sempre stata prerogativa di pochi eletti, che col loro lavoro silenzioso e costante sono giunti a possedere il bene più prezioso che esista. 

Oltre alla Psicanalisi, che per di più ha i suoi limiti, non esiste concretamente una scuola di massa che porti «l’illuminazione» a tutti quelli che desiderano riceverla. È ancora utopia, una dolce utopia, lo stabilire una cattedra fissa di Scienze Integrali dell’Uomo, come diceva il Kremmerz. So da fonti informate che si stava tentando la fondazione di un’Università Libera, ove si potesse studiare ed approfondire, con chiunque lo richiedesse, l’Enigma Uomo! Non conosco la fine fatta del programma, ma non sembra che le cose siano andate come dovevano. Vedremo più innanzi! Mi si può obiettare che la religione e le religioni orientali siano un’ottima guida. Non nego questo, ma solo per alcuni tipi di uomini, non per tutti. 

 

Quanto alla religione oggi predominante, non vale la pena parlarne. Non per irriverenza, ma per l’aver constatato che il Cristianesimo Storico ha completamente soppiantato quello Esoterico. Quindi non mi pronuncerò! Allora muoviamoci, stiamo al passo con i tempi e con la Scienza che sembra or ora risorgere come l’Araba Fenice: la Magia o Scienza Esoterica! 

Sia chiaro che non mi riferisco alla prestidigitazione, meno ancora mi riferisco a tutta quella banda di allegroni che leggono il futuro nelle carte e nei fondi di caffè: sono loro che gettano fango e ridicolo sulla Scienza Sacra! Sembra quasi che sia un’opera di disturbo da parte di forze poco visibili all’esterno, ma molto intuibili e riconoscibili da chi è più addentro. 

 

Oggi il Mago, il Guaritore, l’Astrologo servono come l’acqua minerale o per aperitivo in uno spettacolo del sabato sera! E poveri coloro che credono d’imparare la Magia, l’Esoterismo, l’Astrologia e la Cartomanzia, nei corsi tenuti nelle grandi città o per corrispondenza. Farebbero meglio ad investire i propri soldi in borsa o nei fondi comuni. Meglio una vita sana e normale, ad una insana e squilibrata. E penso che siamo tutti d’accordo con questo! I film dell’orrore, con le evocazioni e le messe nere sono di solito condite col peperoncino ed il sesso, e qui casca l’asino! Da questo possiamo scoprire tutte le moralità stupide e le immoralità tenute gelosamente segrete nella propria mente, e sguinzagliate con la scusa dello spettacolo! In questo modo relegano Magia ed Esoterismo nella Psicopatologia e nell’Antropologia, l’Ermetismo in una corrente letteraria, l’Alchimia nella Chimica Antica, o come si è detto stupidamente: nella «Madre Pazza di una Figlia Saggia!», che sarebbe la Chimica Moderna. 

 

Se solo sapessero! 

Solo questo basterebbe a far loro raggiungere un timore ed una reverenza per questa Scienza, tale da abbandonare ogni altra cosa pur di essere partecipi dei suoi segreti. Bisogna solo ricordare che la scienza di oggi è giunta alla propria conoscenza attraverso una via, ma che altre vie esistono e sono state percorse dai Tedeschi nell’ultima guerra. Questi brevetti sono sepolti negli archivi della CIA, descriventi invenzioni strabilianti, ottenute con procedimenti che oggi, con la mente corrente, sembrerebbero anomali. E si è detto che i Tedeschi si servissero di Alchimisti! Sarà vero? Tutto da appurare. 

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