“Il dogma Alchemico di “Separare il Puro dall’impuro” corrisponde al profondo desiderio dell’Uomo di separare anche la Salute dalla Malattia. Come ogni pianta ha un trasformo a livello di un organo del corpo, così esiste una relazione dei metalli con i pianeti del sistema solare. I metalli alchemici principali sono quelli legati all’ energia dei corpi celesti del nostro sistema solare”.
In questo preziosissimo articolo, il Maestro Riccardo Villanova MRA parla del dogma Alchemico di Separare il Puro dall’impuro, che corrisponde al profondo desiderio dell’uomo di separare anche la Salute dalla Malattia. Lo fa passando attraverso un’antica leggenda e la spiegazione delle caratteristiche dei Pianeti, dei Sette Metalli e dell’Athanor.
Alla fine dell’articolo vi è un utilissimo Dizionario Alchemico, per uso pratico e per studio.
Buona lettura!
IL DOGMA ALCHEMICO
Il dogma Alchemico di “Separare il Puro dall’impuro” corrisponde al profondo desiderio dell’uomo di separare anche la Salute dalla Malattia.
Come ogni pianta ha un trofismo a livello di un organo del corpo così esiste una relazione dei metalli con i pianeti del sistema solare. I metalli alchemici principali sono quelli legati all’ energia dei corpi celesti del nostro sistema solare.
I metalli, è noto, sono i componenti più sensibili alle emanazioni energetiche che il cosmo invia in ogni direzione; essi si impregnano e pilotano ogni variazione energetica dei liquidi dei corpi nei quali essi si trovano. Ecco perché è importantissimo in ogni disequilibrio ripristinare i loro giusti valori per ottenere la vera Salute.
L’ Alchimia è la madre di tutte le tecniche di erboristeria, per la preparazione di prodotti naturali per ogni disordine, malattia, anche secondo i cicli astrologici; inoltre essa insegna l’ordine, l’organizzazione ed il governo di Sé Stessi per trovare la strada, la “Pietra Filosofale“, verso la Perfezione, ottenendo la Trasmutazione del “Piombo in Oro”; in altre parole, far nascere nel cranio del corpo umano, l’IO/Ego perfetto, il Sé Universale in modo che l’Essere diventi CONSAPEVOLMENTE, DIO nella Forma.
Ciò significa passare dall’ Ignoranza (il piombo) alla Conoscenza, (l’oro) in modo da ottenere il meglio dalla Vita, nella Giustizia e quindi nella Coerenza, senza grande fatica.
Chi si accosta all’ Alchimia deve imparare a comprendere il linguaggio figurato dei simboli e dei principi alchemici. Secondo la tradizione la realtà ha origine dall’Uno, dal Caos, dal Tutto, simbolicamente ciò è indicato con un Cerchio, cioè con una linea che si chiude su se stessa, che segna Principio e Fine, che è il Tutto, l’Universo.
Questo è il grande oggetto della ricerca. Questo è il Tutto. Da Lui il Tutto e per suo mezzo il Tutto. Due nature, una essenza sola, che l’una dall’altra è attratta e l’una dall’altra è dominata; è l’Acqua Divina, la cui natura è arduo contemplare, è il Mare inteso come Sorgente della Vita.
Un’ antica leggenda così parla dell’Uno:
Questa narrazione mitologica esprime il concetto alchemico della separazione che dall’uno produce due principi, quello solare, con il punto centrale che si manifesta nel caos come principio di fissità incorruttibile, di stabilità, di trascendenza, e quello lunare, che rappresenta la possibilità indeterminata, la capacità di trasformazione infinita. Si determinano così gli elementi primordiali fuoco e acqua. Il fuoco, che corrisponde all’oro ed al colore rosso, è fiamma che non brucia, ardore di generazione, principio incorporeo di ogni animazione. L’elemento acqua è già un concetto derivato dal concetto prima espresso di acqua eterna, di Uno-Tutto, rappresenta la caduta verso il basso, natura vinta e dominata dalla natura, principio di identificazione e di immedesimazione.
La dottrina alchemica c’insegna che il percorso che porta dal Principio Eterno a noi va ripercorso a ritroso per andare da noi verso l’Eterno.
Se domina il principio lunare stiamo seguendo una via mistica, se domina il principio solare stiamo seguendo una via eroica, bisogna trovare il giusto equilibrio tra i due principi per seguire la giusta via iniziatica.
I due elementi sono associati ad operazioni alchemicamente espresse, l’acqua materializza l’operazione di dissolvimento (SOLVE), capacità di divenire ogni cosa, mentre il fuoco rappresenta la potenza di individuazione precisa, specializzazione, qualificazione e corrisponde all’operazione di ricongiungimento (COAGULA).
SOLVE e COAGULA sono le operazioni alchemiche fondamentali, ogni operazione complessa si realizza con una sequenza di solve e coagula.
Fuoco è attività, è rappresentabile con un tratto verticale ‘Acqua è passività, è rappresentabile con un tratto orizzontale -. L’incontro dei due principi determina la croce +. Il punto centrale rappresenta la quintessenza, contiene già in potenza tutta la croce, come sintesi attiva dei due principi, ma anche come punto di caduta, di neutralizzazione, di fissazione, di arresto , espresso in termini di elementi alchemici, dal sale , dalla pietra, dalla corporeità, dalla terra.Imprigionando, fissando, arrestando il naturale moto di fuoco e di acqua si ottengono gli altri due elementi primordiali aria e terra.
Ai quattro elementi primordiali, raggruppabili nella croce +, i maestri alchimisti affiancano tre principi espressi in termini alchemici: il Solfo, formato dalla croce sottoposta al fuoco che simboleggia lo spirito; il Mercurio, ove i quattro elementi sono sottoposti alla natura, su cui a sua volta domina la legge lunare del divenire, è il simbolo dell’anima; il Sale, che esprime la fissazione, l’identificazione, è simbolo del corpo.
L’elemento Terra imprigiona tutti i nostri sensi, quelli che a noi appaiono fuoco, aria, acqua, terra è in realtà filtrato attraverso l’elemento Terra, non coincidono con gli elementi primordiali, che non possiamo sentire attraverso i nostri sensi. Nell’uomo l’elemento terra è materializzato dallo scheletro, l’acqua dal sistema nervoso, il fuoco dal sistema circolatorio, l’aria dallo spirito aureo che ne è l’essenza vitale, reso prigioniero dalla terra, concetto che coincide con quello del respiro vitale, il soffio di vita.I sette enti così ottenuti sono poi rappresentabili attraverso sette punti particolari presenti nel corpo ed attraverso i sette pianeti tradizionalmente conosciuti, così come sono sette le porte che gli iniziati ai misteri di Mithra devono superare successivamente. Il percorso così delineato attraverso i sette elementi simboleggiati da sette pianeti va compiuto con sette successive operazioni alchemiche e può essere così schematizzato:
Si va dal Piombo all’Oro per mezzo di operazioni di sublimazione (solve) e di precipitazione successiva (coagula) che portano da un pianeta a componente dominante maschile ad uno a dominante femminile e viceversa. Da Saturno verso Il Sole, secondo la spirale centripeta, si segue il cammino iniziatico di ricongiunzione dal corpo verso l’Uno. La spirale centripeta, dal Sole verso Saturno, è il percorso della eterna e sempre reiterata Creazione.
I SETTE METALLI
Sono quindi sette i materiali con cui lavora l’alchimista e corrispondono esattamente, per analogia, con le sette energie che gli astri rappresentano nel cielo. Questi “metalli”, che il mondo e l’uomo com–portano nel loro intimo, si combinano costantemente fra loro e si possono bene assimilare nell’uomo a energie di tipo psichico, come nel caso dei pianeti. Il simbolo è corrispondenza ritmica tra due energie che emettono sulla stessa frequenza d’onda e pertanto corrispondono fra loro. Per questo il simbolo è ciò che dà fondamento alle leggi dell’analogia e della corrispondenza, e lega una cosa, essere, o spazio conosciuto con un altro sconosciuto a cui si sta riferendo. Il simbolo grafico che rappresenta questa realtà è un triangolo equilatero con il vertice in alto che si specchia in un altro esattamente uguale ma con il vertice in basso, cioè in modo invertito.
L’ ATHANOR
Il forno alchemico, dove avvengono i processi di Solve e Coagula, viene chiamato in Alchimia Athanor. Questo è una riproduzione in miniatura del macrocosmo e del microcosmo, ossia dell’universo e dell’uomo. L’Athanor è costituito da livelli sovrapposti; nel primo si trova il fuoco indispensabile per l’Opera. Il secondo e il terzo, dove si cuociono propriamente le sostanze, hanno proprietà trasformanti, e a volte si suole considerarli come un solo corpo. Nel quarto livello le forme e la materia si sono volatilizzati ed esistono in modo distinto e trascendente. I gas, che occupano la parte superiore dell’Athanor, sono vincolati al sottile, mentre la sostanza della Grande Opera va accostata al denso. Questo processo di perpetuo raffinamento e riciclaggio di energie è la chiave dell’Alchimia, che lavora con il favore del tempo. La trasformazione della materia in una forma di realtà differente è il proposito del saggio alchimista.
LE CARATTERISTICHE DEI PIANETI
SATURNO: Questo è il pianeta che si trova più alto ed elevato, e pertanto è più lontano, e talvolta anche quello le cui energie sottili sono più difficili da portare al livello di coscienza. Si è soliti classificarlo come un astro carico di forze pesanti, e la superstizione fa di lui una stella di lutto. Tutti i pianeti hanno un aspetto malefico e un altro benefico. Se le energie negative di Saturno sono certamente pesanti e perfino annichilatrici, il suo aspetto benefico è il più alto, e le sue vibrazioni sono percepite nella coscienza dell’uomo come uno stato di melanconia e d’inquietudine spirituale, preambolo di realizzazioni profonde, legate a ciò che sta al di là, allo stato più elevato, misterioso eocculto. L’esperienza e l’intelligenza sono alcuni dei suoi attributi che dobbiamo mettere in relazione con l’Anzianità e inclusivi dell’Antichità. Il suo passo è lento e pausato, matura e stabile è la sua energia per tutti quelli che possono approfittarne senza temere le sue emanazioni.
GIOVE: È figlio di Saturno; ciò non fornisce solo l’idea di energie che si stabiliscono gerarchicamente, ma anche l’idea di un ordine invariabile. Se l’influenza di Giove come entità benefica, generosa, amante della vita e misericordiosa può avvertirsi in tutte le cose, dietro di lui si trova l’energia profonda e concentrata di Saturno, che Giove trasforma e converte in agente. Alimenta costantemente il fuoco della vita e i suoi effluvi rigeneratori procreano continuamente nuovi esseri, idee e cose, senza limitazione.
MARTE: Se l’energia di Giove sgorga costantemente come una fonte, Marte deve limitarla perché questa prenda forma, distruggendo tutto l’inutile, il non necessario e il superfluo nel teatro del mondo. Questo bellicoso destino caratterizza Marte, che è necessario perché possa edificarsi incessantemente il Cosmo e l’uomo che lo abita.
SOLE: È il generatore di tutte le cose e della vita così come essa si esprime in modo naturale. È inoltre l’intermediario diretto fra il non manifestato e la manifestazione. La sua energia, che estrae dal più occulto delle possibilità del cielo, è proiettata sul piano della creazione, producendo tutte le cose manifestate. La sua ubicazione centrale è imprescindibile per la vita, che segna e conforma con la sua energia radiante. È anche un modulo ciclico. Tutti i pianeti convergono in lui, e le sue caratteristiche si esprimono ugualmente in essi.
VENERE: Entità dell’Amore, s’incarica di unire i frammenti dispersi dell’essere e dell’universo. Come tutte le stelle, ha due aspetti contraddittori fra loro. Nel suo aspetto più alto si rapporta con i misteri spirituali e mistici dell’amore. Nella sua sembianza inferiore va accostata alla personalità ed è espressa dall’istinto del possesso e dall’energia genitale.
MERCURIO: Egli s’incarica di distribuire le forze dello spazio, diramandole sulla terra. Ed è lui che ci trasmette buone e false venture e la sua rapidità, entusiasmo e versatilità a volte ci confondono, però in ogni caso ci mobilitano sempre e, ben inteso, è un alleato le cui rivelazioni si fanno imprescindibili lungo il cammino della vita e nella Via Simbolica della Conoscenza.
LUNA: Entità madre per eccellenza, è in relazione pertanto con la Terra, la fecondazione e la potenza essenziale della linfa e degli effluvi vitali. La sua relazione con le acque e l’oscurità risulta semplice da comprendere. Presiede la notte, e la sua debole luce e la periodicità dei suoi cieli ci annunciano la presenza di altre realtà occulte, al di là dei fenomeni psichici che costituiscono il suo regno.
TERRA: In lei maturano le energie degli astri che concretano la “materia” del mondo. È pertanto simbolo della densità e dell’attrazione della gravità verso il basso. Nel suo seno ribolliscono energie analoghe a quelle delle stelle e si cuociono gli avvenimenti e le cose più evidentemente sostanziali. Ciò nonostante è con questo “forno”, e il suo fuoco, che si possono sublimare queste energie.
PICCOLO DIZIONARIO ALCHEMICO
Acqua: uno dei quattro Elementi degli Antichi. Non ha nulla in comune con l’acqua volgare.
Affinaggio: operazione con la quale si separa da un metallo tutto ciò che gli è estraneo. Si pratica particolarmente sull’oro e sull’argento.
Albedo e Nigredo: due fasi della Grande Opera
Alberi: un albero che porta delle lune significa il Piccolo Magistero, la Pietra al bianco. Se porta dei soli, è la Grande Opera, la Pietra al rosso. Se porta i simboli dei sette metalli o i segni del sole, della luna e 5 stelle, si tratta allora della materia unica da cui nascono i metalli.
Albificazione: calcinazione al bianco o al rosso.
Alludel: apparecchio composto di vasi sovrapposti e comunicanti tra loro per effettuare una sublimazione lenta.
Amalgamazione: unione intima di diversi elementi metallici, in un tutto assai omogeneo e molto malleabile.
Angelo: simboleggia la sublimazione, ascensione di un principio volatile.
Animali: in genere, quando ci si trova in presenza di due animali della stessa specie ma di sesso differente, come leone e leonessa, cane e cagna, stanno a significare lo Zolfo ed il Mercurio preparati in vista dell’opera, o ancora il fisso ed il volatile. Il maschio rappresenta allora il fisso, lo Zolfo, e la femmina il volatile, il Mercurio. Uniti, gli animali esprimono il congiungimento, le nozze, il matrimonio. Se si combattono: fissazione del volatile o volatilizzazione del fisso. Come nelle figure di Basilio Valentino, “Le Dodici Chiavi della Filosofia”. Gli animali possono simboleggiare inoltre gli Elementi: Terra (leone o toro), Aria (aquila), Acqua (pesci, balena), Fuoco (dragone, salamandra). Se un’animale terrestre figura in un’immagine ermetica con un animale aereo, essi significano rispettivamente il fisso ed il volatile.
Apollo: il sole, l’oro.
Aquila: simbolo della volatilizzazione ed anche degli acidi impiegati nell’Opera. Un’aquila che divora un leone, significa la volatilizzazione del fisso per mezzo del volatile. Due aquile che si combattono hanno lo stesso significato.
Argento dei Saggi: il Mercurio dei filosofi.
Aria: uno dei quattro Elementi degli Antichi. Non ha rapporto con quella che respiriamo.
Athanor: forno a riverbero.
Bagno: simbolo della dissoluzione dell’oro e dell’argento, della purificazione di questi due metalli.
Bagnomaria: apparecchio disposto in modo che il vaso contenente la materia, sia immerso nell’acqua calda.
Bianco: Pietra al Bianco, pietra ancora imperfetta, di cui tutte le possibilità trasmutatorie non sono ancora sviluppate od ottenute.
Calcinazione: riduzione dei corpi in calce; può essere secca o umida.
Caldo: una delle quattro qualità elementari della Natura.
Camera: simbolo dell’Uovo Filosofico, quando il Re e la Regina vi sono rinchiusi (Zolfo e Mercurio).
Cane: simbolo dello Zolfo, dell’Oro. Il cane divorato da un lupo, significa la purificazione dell’Oro per l’antimonio. Cane e cagna associati significano il fisso ed il volatile.
Caos: simbolo dell’Unità della Materia ed anche del colore nero, “Primo stadio dell’Opera”, della putrefazione.
Capitello: cavità di vetro munita di becco, che si adatta al collo della cucurbita per poter distillare gli spiriti minerali. Capitello, cappa, alambicco, sono pressappoco la stessa cosa.
Cementazione: operazione con la quale per mezzo di polveri minerali, che si chiamano cemento, si purificano i metalli al punto che non vi resti più che la purissima sostanza metallica.
Cigno: Simbolo dell’Opera al Bianco, secondo stadio dopo la putrefazione e l’iridescenza. Quest’ultima non figura nel ternario classico della Grande Opera, nero, rosso, bianco.
Circolatorio: vedi Pellicano.
Circolazione: consiste nel far circolare i liquidi in un vaso chiuso per effetto d’un calore lento.
Circonferenza: unità della Materia, Armonica Universale.
Cucurbita: vaso a forma di zucca aperta in alto, che si copre con un capitello per la distillazione dei vegetali o altre materie.
Coobazione: azione di rimettere lo spirito metallico distillato, sul suo residuo.
Corona: simbolo della regalità chimica, della perfezione metallica. Ne “la Margharita Preciosa” i sei metalli sono prima presentati come schiavi, con la testa nuda ai piedi del Re, l’Oro. Ma poi, dopo la Trasmutazione essi sono figurati con una corona in testa. Da cui, nell’Alchimia Spirituale, la frase di L.C. de Saint Martin: “Ogni uomo è il suo proprio Re”, cioè ogni uomo porta in sé la possibilità del ritorno alla sua regalità perduta, nel piano spirituale ed angelico.
Corvo: uno dei primi stadi dell’Opera, la putrefazione.
Crisopea: la Pietra Filosofale, la Grande Opera realizzata.
Crogiolo: vaso di terra refrattaria svasato verso l’alto, destinato alla fusione dei metalli o dei corpi duri.
Decrepitazione: azione di scaldare il sale comune in un crogiuolo per scacciarne l’umidità.
Deflegmare: consiste nel separare l’acqua contenuta nei corpi (o flema), per evaporazione o distillazione.
Diana: vedi Luna.
Digestione: disaggregazione, involuzione e maturazione della materia, ottenuta esponendo il vaso contenente al calore del bagnomaria, per un tempo conveniente.
Distillazione: operazione durante la quale si separano le parti sottili dei corpi solidi e liquidi, o ancora lo spirito della materia, che l’invischiano.
Dragone: un dragone che si morde la coda, l’Unità della Materia. Un dragone nelle fiamme, il simbolo del Fuoco. Parecchi dragoni che si combattono, la putrefazione. Dragone senza ali, il Fisso. Dragone alato, il Volatile.
Elisir: insieme alla Pietra Filosofale, è un prodotto finale della Grande Opera. Gli si attribuisce il potere di rinnovare le energie vitali
Ermafrodito: il risultato della congiunzione dello Zolfo con il Mercurio, chiamato anche Rebis.
Ermetismo: insieme delle dottrine attribuite ad Hermes Trismegisto, mitico inventore dell’ Alchimia.
Falce: simbolo del Fuoco.
Fenice: simbolo del colore rosso dell’Opera. l’Uovo della Fenice è l’uovo filosofico. La Fenice è anche lo Zolfo ed il Mercurio dei Saggi, uniti e congiunti al termine ultimo dell’Opera.
Filosofo: alchimista.
Fiori: rappresentano i colori nel corso dell’Opera.
Fisso: zolfo metallico o cane di Corsacene (ciò che non sublima o non evapora).
Fontana: tre fontane rappresentano normalmente i tre Principi: Zolfo, Mercurio e Sale. Ci sono ancora altri aspetti di questa parola.
Freddo: una delle quattro qualità elementari della Natura.
Fuoco di Ruota: prima fase della seconda Opera, fuoco dolce e lento.
Fuoco di Sabbia: interposizione di sabbia tra fuoco ed il vaso contenente la materia da trattare.
Fuoco Segreto: spirito universale chiuso in seno alle tenebre metalliche, scintilla di vita chiusa in tutto ciò che è allo stato naturale primitivo.
Giove: simbolo dello stagno.
Grande Opera: insieme di operazioni che deve compiere l’ alchimista per pervenire al successo.
Leone: solo, simbolo del Fisso dello Zolfo. Alato, il Volatile, il Mercurio. Il leone rappresenta anche il Minerale, Vetriolo Verde, da cui si estrae l’olio di vetriolo (acido solforico). Il leone opposto a tre altri animali, simbolizza la Terra. È anche il simbolo della Crisopea.
Leonessa: il Volatile, il Mercurio.
Liquazione: l’Uovo Filosofico.
Liquefazione: deliquescenza, risoluzione naturale dei sali in acqua per un’esposizione in luogo umido.
Luna: il Volatile, il Mercurio, l’Oro dei Saggi.
Lupo: il simbolo dell’antimonio.
Luto: strato fatto di materie, spesso ed untuoso, destinato ad otturare le giunte che legano diversi vasi tra loro.
Marmorizzare: triturazione di materie sul marmo con l’aiuto di un pestello. Si dice anche porfirizzare.
Marte: il ferro, la sfumatura arancione dell’Opera.
Matraccio: vaso di terra, rotondo, ovale o appiattito, munito di un lungo collo. Vi si mette a cuocere a fuoco lento la materia preparata.
Matrimonio: unione dello Zolfo e del Mercurio, del Fisso e del Volatile. Il prete che officia rappresenta il Sale, mezzo d’unione tra i due.
Mercurio: uno dei Principi occulti costitutivi della Materia. Non ha nulla in comune con il corpo volgare di questo nome. È anche simbolo dell’Argento preparato per l’Uovo finale.
Mestruo: acque minerali e vegetali di proprietà dissolventi. Corrosivo.
Montagna: fornello dei Filosofi, sommità dell’Uovo Filosofico.
Mortificazione: alterazione della materia per triturazione o per addizione d’un elemento attivo.
Nero: simbolizzato anche dal corvo, immagine della putrefazione.
Nettuno: l’acqua.
Nozze: vedi Matrimonio.
Oro dei Saggi: zolfo filosofico.
Palazzo: entrata nel Palazzo chiuso: scoperta dell’argento capace d’operare la riduzione del Fisso, della “reincrudation” in una forma analoga a quella della sua primitiva sostanza. Designa anche l’accesso all’Oro Vivo, Oro dei Saggi o Oro filosofico, se si tratta dell’accesso al Palazzo chiuso del Re. Designa al contrario l’Argento Vivo, l’Argento dei Saggi o Mercurio filosofico, se si tratta dell’entrata nel Palazzo chiuso della Regina.
Pallone: vaso di vetro ampio e rotondo destinato a ricevere i prodotti della distillazione.
Pellicano: cocurbita chiusa munita di due anse incavate, colleganti la testa al ventre. Si chiama anche circolatorio in ragione della sua funzione.
Pietra Filosofale: insieme all’ Elisir, è un prodotto finale della Grande Opera. Gli si attribuisce il potere di trasformare le sostanze (di mutare il piombo in oro).
Pioggia: simbolo del colore Bianco nell’Opera o albificazione. È anche l’immagine della condensazione in corso di realizzazione.
Prete: sposando un uomo e una donna, un Re o una Regina, simbolizza il Principio Sale.
Prima Materia: Materia Prima dell’Opera Ermetica.
Proiezione: azione di trasmettere un minerale in fusione all’attivo di una polvere detergente e trasmutatoria.
Quadrato: simbolo dei quattro elementi.
Ragazzo: vestito con abito regale o semplicemente incoronato, simboleggia la Pietra Filosofale, altre volte l’Opera al rosso.
Re e Regina: vedi Uomo e Donna.
Rebis: un risultato dell’amalgama dell’Oro dei Saggi, materia doppia, ad un tempo umida e secca, avendo ricevuto dalla Natura e dall’Arte una doppia proprietà occulta, esattamente equilibrata.
Recipiente: designa qui un pallone di vetro.
Residuo: ciò che resta in un vaso dopo la distillazione. Sinonimo di feci, di terra morta, terra dannata, caput mortuus.
Rettificazione: ultima distillazione per ottenere uno spirito metallico estremamente puro. Si ottiene al fuoco assai vivo.
Riverberazione: esaltazione dell’energia interna dello spirito metallico per l’azione del fuoco violento sulla materia che contiene questo spirito. Seccamento totale.
Rosa: designa il colore rosso, stadio ultimo dell’Opera. Una rosa bianca ed una rosa rossa, unione del Fisso con il Volatile. La rosa è l’emblema dell’Arte Ermetica tutta intera.
Rosso: stadio ultimo della Grande Opera, simbolizza il Fuoco.
Rubificazione: azione di distruggere lo Zolfo combustibile e d’ottenere lo Zolfo incombustibile. Principio di Aurificazione in seno al minerale.
Rubino Magico: agente energetico d’una sottigliezza ignea, rivestito del colore o delle molteplici proprietà del Fuoco. Anche chiamato olio di Cristo, olio di Cristallo: è allora simbolizzato dalla Lucertola Araldica o alla Salamandra che vive nel fuoco e se ne pasce.
Salamandra: simbolo del Fuoco, qualche volta significa il colore rosso dell’ultimo stadio dell’Opera od anche il colore bianco che la precede. Rubino Magico.
Sale: chiamato anche Arsenico, uno dei quattro principi misteriosi che compongono i corpi. Non ha nulla in comune con il sale volgare. È l’unione tra lo Zolfo ed il Mercurio nei metalli, ne deriva come d’altronde, dall’azione reciproca dello spirito e dell’anima, o dell’anima e del doppio psichico, si costituisce il corpo degli uomini. Il Sale può essere paragonato al “totale” nell’addizione dei due fattori.
Saturno: designa il piombo; egualmente il colore nero dell’Opera allo stadio di putrefazione, sinonimo di corvo. Il tempo delle prove sul piano fisico.
Scheletro: putrefazione, il colore nero dell’Opera , sinonimo di corvo. Secco. Una delle quattro qualità elementari della Natura.
Sepolcro: Uovo Filosofico.
Serpente: stessi significati del dragone. Tre serpenti designano i tre Principi, Sale, Zolfo, Mercurio. Due serpenti sul Caduceo, Zolfo e Mercurio dei Saggi, serpente alato il volatile, senza ali il Fisso. Serpente crocifisso, designa la fissazione del Volatile.
Sfera: designa l’Unità della Materia.
Sole: talvolta indica l’oro ordinario preparato per l’Opera, talaltra designa lo Zolfo dei Saggi.
Spada: simbolo del Fuoco.
Spartizione: operazione consistente nel separare l’argento dall’oro per mezzo del salnitro. È un affinaggio.
Storta: vaso di vetro, rotondo con il becco rivolto verso il basso che serve a distillare la materia nel corso dell’Opera.
Stratificazione: sovrapposizione, per piani alterni, di diverse materie sottoposte ad un fuoco violento in un crogiolo chiuso. L’amalgama si opera allora per fusione, ma la sovrapposizione non è lasciata al caso, essa deve essere razionale e scientifica.
Sublimazione: violenta o lenta. Quella lenta è la migliore. La materia è rinchiusa in un vaso a collo lungo, su fuoco lento, in modo che le parti sottili (pure) si separino dalle parti grossolane (impure), salendo dal fondo del vaso verso l’alto.
Terra: uno dei quattro Elementi degli Antichi. Non ha nulla a che vedere con il suolo che calpestiamo.
Trasmutazione: è lo scopo ultimo dell’ alchimia. Va intesa in due modi: come possibilità dell’ operatore di ottenere a piacimento il mutamento di una sostanza in un’ altra; come possibilità per l’ operatore di ottenere una trasformazione di se stesso sul piano spirituale.
Triangolo: simbolo di tre Principi misteriosi costitutivi dei metalli, Sale, Zolfo e Mercurio.
Uccello: che s’innalza nel cielo, volatilizzazione, ascensione, sublimazione. Che punta verso il suolo, precipitazione o condensazione. Le due immagini riunite nella stessa figura, la distillazione. Uccelli opposti ad animali terrestri, indicano l’Aria o il Volatile.
Umido: una delle quattro qualità elementari della Natura.
Uomo e Donna: zolfo e mercurio. Nudi designano l’oro e l’argento impuri. Le loro Nozze, congiunzione dello Zolfo e del Mercurio. Chiusi in un sepolcro, questi due principi uniti nell’Uovo filosofale.
Venere: designa il rame.
Via secca e via umida: i due modi in cui può essere compiuta la Grande Opera. La via secca è breve e pericolosa, la via umida più lunga e sicura.
Volatilizzazione: azione di trasformare un solido in gas o in calore. Separazione degli Elementi Volatili da quelli Fissi.
Vulcano: simbolo del fuoco ordinario.
Zolfo: uno dei Principi occulti, costitutivi della Materia. Non ha nulla in comune con il corpo volgare di questo nome. È inoltre il simbolo dell’Oro, preparato per l’Opera finale. La terminologia simbolica appena trascorsa e quella che seguirà, “impiegano parole ed espressioni che non hanno rapporti diretti con i loro equivalenti della lingua profana”. È auspicabile allora che il ricercatore apprenda prima della lettura definitiva ad interpretare i reali significati del testo. È dunque indispensabile definire ciò che si intende in certe parole essenziali, che sono i nomi degli elementi costitutivi della Materia Prima e della sua evoluzione verso lo stadio ultimo, l’Oro, simbolo della perfezione nel seno della Vita Metallica.
RICCARDO MARIO VILLANOVA SAMMARCO MRA
LIBRI DI ALCHIMIA del Maestro Riccardo Villanova MRA: